STORIE
E FLUSSI DI PENSIERO SU VITA, FELICITÀ E SESSO
Nel mese più freddo (e triste?) dell’anno
parliamo di argomenti piacevoli per scaldare anima e corpo
Signorina: “Di certe cose a me non piace parlare, a me piace farle”
Milly: “In mancanza d’altro mi piace anche parlarne”
dicevano in Deserto rosso.
Per esempio l’altro giorno mi trovavo al ristorante cinese con una coppia di amici e tra una parola e l’altra mi sono addentrata, un po’ controvoglia, in una conversazione sul sesso. Certo, perché se si trascorre più tempo in casa c’è anche più tempo per quello, dicevano. E mentre mi interrogavo sul perché dovessimo affrontare un tema tanto intimo in un ristorante cinese, mi resi conto di quanto in verità l’argomento potesse rivelarsi interessante. Il topic era: è giusto dare consigli sessuali al partner?
Ma ehi, è stata lanciata una patata troppo bollente, meglio fare un passo indietro.
Per rispondere a questa domanda, forse prima bisogna porsene altre.
Da secoli l’uomo ricerca la felicità e, anche se non sa bene cosa sia, schiere di filosofi, teologi e psicologi (e fumatori) si sono espressi sull’argomento. Io ho avuto la mia illuminazione grazie ad un’amica. Eravamo al bar, ai tempi dell’università. Non ricordo di cosa stessimo parlando, è passato molto tempo (e forse molti spritz), ma ricordo una frase che mi sono ripetuta molte volte negli anni a seguire.
Sei felice solo se lo vuoi, mi aveva detto.
É stata una frase d’effetto, biascicata, uscita forse da un bicchiere di troppo. Col senno di poi, però, ho capito il vero significato di quella frase: ho passato molto tempo ad aspettare che gli altri mi capissero, che decidessero per me, che le cose mi capitassero per caso. In effetti molte cose belle ed emozionanti della mia vita sono capitate
per puro caso, e di questo mi devo ritenere fortunata; tuttavia la felicità l’ho trovata perché ho deciso di volerla. Era giunto il momento di smettere di essere irrequieta e semplicemente l’ho cercata. Ma è una cosa che va inseguita continuamente, anche nelle piccole cose.
E quella sera, al ristorante cinese, ho capito che va cercata anche nella sesso.
Bè, rare volte nascono situazioni di intesa perfetta, in molte altre invece l’intesa è potenziale o va rinnovata. E allora perché allungare i tempi per capirsi quando basterebbe dare istruzioni? Si perderebbe di poesia e spontaneità? No, se la persona con cui si sta sa fare buon uso delle nostre istruzioni. Il segreto forse sta nella giusta comunicazione (le istruzioni su come montare lasciamole all’Ikea).
Gli amici, ancora, sono una buona fonte di riflessione, se sappiamo ascoltare. Ricordo delle conversazioni analitiche avute con le mie amiche. Le donne parlano in modo quasi scientifico di sesso. Gli uomini troppo spesso in modo goliardico. Forse perché da ragazzi ci siamo fatti idee sbagliate sul sesso, idee di sessualità e sensualità decisamente improbabili, influenzate dagli orgasmi urlati del mondo porno, idee distorte dai contenuti dei programmi televisivi, dalle riviste e dalle pubblicità, idee svilite da corpi femminili in pose innaturali e provocanti, al limite del grottesco. Insomma, contesti che hanno plasmato il cliché dell’uomo-predatore e della donna casta-frigida o disinibita-vacca.
Non c’è da stupirsi quindi se dilagano i luoghi comuni tra ragazzi e non, che altro non fanno che alimentare i cliché sopracitati e legittimare la paura di esporsi e mostrare le piccole insicurezze legate al sesso.
surreali perversioni e inaspettati desideri, non di porno, non di modelli e aspettative, ma di piacere, perché in fondo questo dovrebbe essere il sesso: un piacere, e il piacere si sa, come ciascuno di noi, è troppo complesso per essere ridotto a stereotipo o per essere dato per scontato, ha bisogno di cure, di dialogo e, perché no, anche di istruzioni. Insomma,
sei felice solo se lo vuoi.
VUOI APPROFONDIRE IL TEMA TRATTATO?
Noi ci siamo lasciati ispirare da
Lo zen e l’arte di scopare
di Jacopo Fo
Ce lo ricorda Jacopo Fo, in un libro da cui abbiamo preso ispirazione per il tema di questo articolo e di cui consigliamo la lettura, per sfatare un argomento (troppo) spesso considerato tabù.